Mediaset: GF3 multata

Per il Comitato tv e minori il reality show ha violato in fascia
"protetta" il codice di auoregolamentazione per gli under 18
"Sesso e troppa volgarità"
Grande Fratello sotto accusa
Ora dovrà esprimersi l'Authority: multe in vist

dal sito LaRepubblica.it


ROMA - Scene volgari, frasi scurrili, sequenze sconce. La puntata del 17
marzo del Grande Fratello, il fortunato reality show di Canale 5, ha violato
il Codice di autoregolamentazione tv e minori mandando in onda alle 18.30,
cioè all'interno di quella che viene detta la fascia "protetta" (dalle 16
alle 19), immagini non adatte al pubblico degli under 18. Per questo il
Comitato tv e minori presieduto da Emilio Rossi ha deciso oggi all'unanimità
un procedimento nei confronti dello show, sul quale ora dovrà esprimersi
l'Authority: non sono escluse sanzioni e multe.

E' la prima volta che il Comitato delibera in tal senso, uilizzando una
serie di norme che vanno anche sotto il nome di codice Gasparri dal nome del
ministro per le telecomunicazioni che l'ha voluto e appoggiato. "Dopo una
discussione di circa due ore e mezza - ha spiegato Daniele Damele, membro
del Comitato - è stata ravvisata la violazione del Codice di tutela dei
minori per una puntata del 'Grande Fratello' del 17 marzo scorso,
nell'appuntamento quotidiano delle 18 e 30. Una puntata in cui c'erano scene
di sesso e sequenze volgari portate avanti con malizia e con frasi scurrili
non adatte a un pubblico minorile e ad una fascia protetta che va dalle 16
alle 19".

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Non ci va leggero il Comitato nella sua valutazione: "Il programma - recita
la delibera - propone una presenza dei protagonisti piatta e a volte
torbida, in cui gesti si mescolano alle parole in un ibrido di sconfortante
grigiore, impedendo anche una semplice reazione critica, indispensabile per
lo sviluppo psichico dei minori, perdipiù con espressioni, atti e gesti non
di rado scurrili".

Il procedimento avrà una conseguenza pesante: "Abbiamo deciso che nelle date
residue del Grande Fratello non vadano più in onda scene di questo tipo - ha
continuato Damele - che si presti la massima attenzione al rispetto del
Codice. E che in una eventuale quarta futura edizione del programma non
debba essere mai prevista una messa in onda del Grande Fratello nella fascia
protetta dalle 16 alle 19".

Una decisione che potrebbe avere serie conseguenze sul futuro del
reality-show più famoso d'Italia capace, nell'appuntamento quotidiano, di
assicurare a Mediaset ascolti da record. Con la delibera, Canale 5, che già
ha annunciato la quarta edizione del programma, si troverà costretta o a
cancellare del tutto l'appuntamento quotidiano o a spostarlo provocando,
però, altri cambiamenti nel palinsesto.

Il Codice di auoregolamentazione, come hanno sottolineato i membri del
Comitato, "ha il fine di aiutare i minori a conoscere progressivamente la
vita e affrontare i problemi" e si impegna alla "tutela del benessere
morale, fisico e psichico dei minori" evitando quelle trasmissioni che
possano nuocere allo sviluppo dei minori ed in particolare evitando il
turpiloquio e la scurrilità".

Soddisfatto della decisione il ministro titolare del Codice Gasparri,
secondo il quale la delibera del Comitato "dimostra che la revisione del
codice di autoregolamentazione per la tutela dei minori e l'istituzione del
comitato che lo applica è un fatto positivo". "Notoriamente non guardo il
Grande Fratello - ha detto aggiunto Gasparri - ma mi sembra significativo
che il Comitato abbia invitato Mediaset a desistere dal trasmettere scene
che possano nuocere ai minori nelle puntate successive in onda nella fascia
protetta".

Il procedimento contro il Grande Fratello sanziona, secondo il presidente
dell'Osservatorio sui diritti dei minori Antonio Marziale, "la trasmissione
più recidiva del momento". Per Marziale "si tratta di una disposizione
orientata al ricentraggio qualitativo dei prodotti diffusi dalla tv
generalista in piena fascia protetta. Quel tipo di talk show non ha ragion
d'essere nelle opere in cui è verosimilmente esposta davanti al tubo
catodico la più elevata percentuale di bambini".

ma va ...
nella vita normale c'è di peggio
e che le autority nn anno un cazzo da fare

mah

resto basito